Data: 30/09/2004 - Anno: 10 - Numero: 3 - Pagina: 18 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
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AUTORE: Mimmo Lanciano (Altri articoli dell'autore)
(I nostri lettori, quelli residenti in Italia, avranno certamente notato che al n° 2/2004 di questo periodico era allegato un libro di 32 pagine, dal titolo tanto incisivo quanto significativo di “RICORDI BADOLATESI”, di Antonio Loprete, da sempre tanto vicino a “La Radice”, quale sostenitore e collaboratore. Lo abbiamo spedito ai lettori, su richiesta dell’Autore che ha voluto farne omaggio, senza scriverne semplicemente perché ci è pervenuto quando il periodico era già stampato e pronto per essere imbustato. Lieti di questa bella operazione squisitamente culturale, ne scriviamo oggi. Anzi ne scrive per noi l’amico Mimmo Lanciano, che ne è in qualche modo il curatore, anche perché estratto -come si legge in copertina- dal suo “Libro-Monumento…”, di prossima pubblicazione.).
“RICORDI BADOLATESI” Il Capostazione Loprete racconta…
Da molti anni ritengo che ognuno di noi sia una biblioteca vivente, un insieme di esperienze che possano essere partecipate o tramandate. Cerco, perciò, di sollecitare tante persone a scrivere e a pubblicare, a dare una testimonianza sociale della propria esistenza. Non a caso il termine “storico” in greco significa proprio “testimone”. Tra quelli che ho convinto a dare alle stampe parte della propria storia è il mio compare di cresima Antonio Loprete, il quale in Badolato ha diretto la stazione ferroviaria per più di 37 anni ed è stato pure vice-sindaco (1980-85). Chi meglio di lui avrebbe potuto raccontare la Badolato transitata dallo speciale osservatorio sociale quale è stato il suo posto di lavoro? Così, Antonio Loprete ha scritto e pubblicato a proprie spese “Ricordi Badolatesi”… un semplice ma intenso opuscolo che, inoltre, ha voluto donare a coloro i quali hanno ricevuto il precedente fascicolo de “La Radice” (30.6.2004). In 32 pagine, Loprete racconta la vita che si svolgeva nella stazione e nei dintorni dal 1950 al 1987 (anno del suo pensionamento) e dichiara il suo amore per Badolato, dove riposa il figlio Pasquale, deceduto a 39 anni. A lui dedica una toccante poesia. E un poemetto dedica alla nostra gente. Poi traccia un breve resoconto dell’attività (1974-77) del Centro Culturale di Badolato Marina, di cui è stato presidente. Ci narra dell’oasi verde costituita dalla villetta della stazione, più volte premiata, e di alcuni personaggi che rendevano lo scalo una vera e propria “ruga” della neonata Marina. Tra i tanti ricordi, Loprete ci dice cose che finora non avevamo mai saputo. Come il fatto che, negli anni Cinquanta, il Controllo aereo di Roma si avvaleva della stazione di Badolato per la conferma telegrafica dell’avvenuto atterraggio dell’aereo del marchese di Francia sulla sua pista privata di Santa Caterina dello Ionio. Estratti dal “Libro-Monumento per i miei Genitori” (che spero di dare alle stampe entro il 2005, centenario della nascita di mio padre), i “Ricordi Badolatesi” di Antonio Loprete sono una testimonianza preziosa pure dell’affetto ch’egli e la sua famiglia dimostrano ancora verso tutti noi Badolatesi. E noi ringraziamo lui, la moglie Teresa Totino e il figlio Salvatore per questo speciale attaccamento, che è ricambiato in modo veramente profondo e sincero. La famiglia Loprete fa sempre e comunque parte di noi, anche se adesso abita in Catanzaro Lido. L’augurio è che il “capo Loprete” possa pubblicare ancora, come testimone di un’epoca e di una signorilità che pochi possono oggi vantare. |